Due mesi ricchi di attività per gli alunni della Scuola polacca “Kwiaty Polskie”
di Redazione Sito ·
Di Iwona Jachimska – 26 Marzo 2025
Festa dei nonni
Il 21 e il 22 gennaio in Polonia celebriamo un giorno che nessuno, grandi e piccini, può dimenticare: la festa dei nonni. Per molti di noi le nonne e i nonni sono un simbolo di calore, gentilezza e amore. Per gli alunni della scuola polacca non è un giorno facile perché vivendo lontano dai loro nonni non possono abbraciarli ma è anche per questa ragione che mettono così tanto impegno, giorni prima, nel prepararsi per questo giorno così importante. Anche quest’anno hanno imparato le poesie e preparato coloratissimi biglietti di auguri che sicuramente hanno portato molta gioia ai loro amati ninni.
Impariamo a salvare la vita – Le basi del primo soccorso per ragazzi della scuola polacca
Grazie al sostegno dei nostri amici polacchi e ai sussidi didattici ricevuti da loro abbiamo potuto realizzare un’interessante e importante lezione di primo soccorso, adeguandolo all’età degli alunni – anche i bambini possono salvare una vita. Il programma “Salviamo i impariamo a salvare la vita” è promosso dalla fondazione “La Grande Orchestra della Carità Natalizia” (in polacco Wielka Orkiestra Świątecznej Pomocy, WOŚP) – la più grande organizzazione non governativa in Polonia che raccoglie fondi per l’assistenza pediatrica e degli anziani. Dopo una breve introduzione attraverso un video, gli alunni hanno interpretato il ruolo di piccoli soccorritori e hanno imparato i segreti del primo soccorso. Abbiamo simulato un malore in classe e la chiamata al 112. Abbiamo imparato a controllare la coscienza e come si esegue la posizione laterale di sicurezza. Ci siamo esercitato sulle chiamate di soccorso e le manovre salvavita: la ventilazione meccanica e il massaggio cardiaco. Al termine del corso i ragazzi hanno dovuto superare un piccolo test per ricevere il loro certificato.
Il giorno della memoria – 80° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz.
Vent’anni fa, l’Assemblea generale della Nazioni Unite ha designato il 27 gennaio come Giornata internazionale per le vittime dell’Olocausto per onorare le vittime e attirare l’attenzione sulla necessità di educazione e memoria per prevenire eventi simili in futuro. I ragazzi della scuola polacca hanno commemorato quel giorno con una riflessione sul significato universale e senza tempo dello sterminio nei campi di concentramento. Ci siamo ispirati alle parole del sopravvissuto Marian Turski (oggi novantenne): “L’Auschwitz non è caduto dal cielo”. Con l’ausilio di due multibook promossi dal “museo di Auschwitz” i ragazzi hanno imparato cos’è la piramide dell’odio e gli elementi che la compongono (pregiudizi e stereotipi, discriminazione, violenza, persecuzione, genocidio). Hanno potuto capire quali sono le conseguenze a cui possono portare le ideologie dell’odio verso gli. L’odio non viene dal nulla, inizia con atteggiamenti apparentemente insignificanti ma (ri)conoscendo i meccanismi, sapendo da dove provengono e come nascono possiamo contrastarli e prevenire il loro sviluppo. Ecco perché la storia di Auschwitz è importante anche oggi per l’umanità e per il mondo intero. È un monito e un appello alla responsabilità morale di tutti noi.
Cosa hanno in comune una donna scalatrice e il papà? – alla scoperta dei famosi polacchi
La prima lezione di febbraio nella scuola polacca è stata dedicata alla scoperta dei famosi polacchi. I bambini più piccoli hanno avuto l’occasione di conoscere i volti di personaggi storici: Boleslaw Chrobry (Boleslao detto il Coraggioso – il primo re della Polonia), Mikołaj Kopernik (Niccolò Copernico), il generale Tadeusz Kosciuszko, Adam Mickiewicz – il più grande poeta, Giovanni Paolo II, il famoso pittore storico Jan Matejko, Fryderyk Chopin, Maria Skłodowska – Curie, ma anche quelli dei giorni nostri come il calciatore Robert Lewandowski o Kamil Stoch e Adam Małysz – entrambi saltatori con gli schi. Gli alunni hanno realizzato e incorniciato i loro ritratti creando così il Museo di Illustri Polacchi che potrà essere “visitato” dai loro compagni di altre classi.
La recente uscita del film “L’Ultima Spedizione” nelle sale italiane è stato invece un pretesto per far conoscere ai ragazzi il personaggio di Wanda Rutkiewicz – un’alpinista polacca e una delle migliori scalatrici himalayane nella storia, conosciuta per essere stata nel 1986 la prima donna al mondo a raggiungere la vetta del K2 – la montagna più difficile del mondo. Wanda è stata la prima polacca ed europea a conquistare il Monte Everest, la vetta più alta della Terra, il 16 ottobre 1978. Forse ricorderete che lo stesso giorno, un altro polacco – Karol Wojtyla – fu eletto a papa. Nel 1979 i due si incontrarono durante il pellegrinaggio di Giovanni Paolo II in Polonia. Wanda gli regalò una pietra dell’Everest il papa le disse: “Il buon Dio ha voluto che salissimo così in alto nello stesso giorno”. Wanda Rutkiewicz scomparve il 13 maggio 1992 mentre si recava a Kanchenjunga e il suo corpo non venne mai ritrovato.