Visita pastorale 2024: a Bettola la solenne chiusura della Visita pastorale del Vescovo Adriano al Vicariato della Val Nure
di Redazione Sito ·
di Cinzia Bianchi Rancati – Galleria fotografica: Luca T. – 27 Maggio 2024
In una provvidenziale serata senza pioggia che testimonia che il Cielo, quello con laC maiuscola, ci vuole Bene, il Vicariato Valnurese si è incontrato venerdì 24 maggio per celebrare la conclusione della Visita Pastorale del nostro Vescovo Adriano alle Comunità del territorio, preceduto dal Consiglio di Vicariato, momento di condivisione, di restituzione e di accompagnamento della nostra Diocesi al processo intrapreso camminando verso e dentro una Chiesa Nuova.
Luogo del ritrovo, il caratteristico Santuario della Beata Vergine della Quercia, patrona della Valnure, inaugurato dal Beato Scalabrini, che colpisce per la particolare facciata in sassi bianchi e neri prelevati dal nostro Nure ma ancor più per la storia della sua edificazione, realizzata con il contributo oltre che economico anche manuale di tutto il popolo, di uomini e di donne che fin dal primo mattino si mettevano in fila per passarsi di mano le pietre , dal fiume fino all’erigenda Chiesa.
Una Comunità unita attorno al proprio futuro Altare, attorno al proprio Sogno. Da qui ci si mette in cammino verso il luogo dell’Apparizione, non prima di una breve presentazione del vicario foraneo don Claudio Carbeni e dell’accensione delle fiaccole accompagnate dalla preghiera del Vescovo Adriano che chiede per il nostro vicariato il dono “della luce e del conforto affinché dove c’è incredulità fiorisca la fede, dove c’è disperazione fiorisca la speranza, dove c’è l’egoismo fiorisca la carità”.
La Contemplazione dei Misteri Dolorosi, sorretti dalla Parola di Dio, una breve meditazione e una fiduciosa preghiera ci immergono nella Croce “riconoscendo in essa il Culmine della Rivelazione dell’Amore e la Sorgente della nostra salvezza”.
Il sentiero che porta alla Cappella dell’Apparizione, per un lungo tratto illuminato solo dalla flebile luce dalle fiaccole, che unite insieme fanno però la differenza, ha il ‘potere’ di rendere familiare i volti di chi si ha accanto, anche quando non si conoscono. Nella folla capita così di urtarsi … ‘ma’ di scambiarsi un sorriso…
La proclamazione del Vangelo, il Magnificat, e la riflessione del Vescovo Adriano, ci stimolano a lasciar cadere la più facile tentazione di esaltare la grandezza piuttosto che l’umiltà, vera qualità ed ambizione da coltivare, e ci mettono in guardia dal pessimismo nel considerarci sconfitti quando i numeri non ci danno ragione.
Ci guidano a non preoccuparci di quello che facciamo noi ma piuttosto di quello che Dio fa per noi e in noi. Perché il Signore, al di là di un presente a volte difficile da comprendere, nella Sua infinita Misericordia ci dona un Futuro, il Futuro.
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” ci dice Gesù e questo deve darci fiducia e la certezza che quando si sta sotto la Croce, come Maria, anche la morte non può avere l’ultima parola.