Il Coro “La Torre” ha festeggiato Santa Cecilia, ricordando chi è andato avanti
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Annarita Ax Dimilito – 22 Dicembre 2024
Con il trascorrere degli anni, per il Coro storico di Pontenure “La Torre” il giorno di Santa Cecilia, protettrice della musica, dei musicisti e dei cantori, è meno gioioso perché ci si ritrova con il numero dei componenti del gruppo sempre più esiguo, dovuto all’assenza di molti amici saliti alla Casa del Padre. Quest’emozione, ad un tempo intima e profonda, traspariva dai volti dei cantori, mentre animavano musicalmente con l’accompagnamento all’organo della maestra Paola Valla, storica direttrice della corale, la celebrazione Eucaristica prefestiva di sabato 23 novembre.
La stessa emozione coinvolgeva l’assemblea presente in Chiesa, al suono e alle voci dei canti classici e polifonici del repertorio del nostro Coro, quali: Sanctus di Gounod, Ave Maria di Schubert, Panis Angelicus (scritto da San Tommaso d’Aquino) musicato da César Franck, ma al canto di Amici miei di John Newton, ci si è sentiti avvolgere da un manto di protezione, sicuramente per l’intercessione degli amici dal cielo presso il Signore: affinchè il Coro non si sciolga per l’avanzare delle età né per la carenza della non affluenza di nuovi elementi.
Alla messa erano presenti diversi parenti degli amici chiamati dal Signore, a testimonianza della loro coerente fedeltà e vicinanza al gruppo. Da sottolineare inoltre la presenza graditissima di don Giuseppe Frazzani, il quale tenne a battesimo la corale quando era parrocco di Pontenure negli anni Ottanta, prima di partire alla volta del Brasile. Da poco parroco emerito di Carpaneto, don Giuseppe ha concelebrato la solenne liturgia, nella quale si è fatta memoria della grande solennità di Cristo Re, insieme al nostro parroco don Mauro Tramelli e a don Luigi Mosconi, vecchio compagno di missione.
Per far si che la serata rispettasse la consueta regola dell’appuntamento per Santa Cecilia cioè, la conclusione attorno ad un tavolo; per una condivisione in armoniosa convivialità ed è stato l’ambiente dell’oratorio ad accogliere tutti per la ricca apericena.
I componenti del Coro hanno ardentemente desiderato far proseguire anche quest’anno la tradizione, pur avendo il cuore dolente per la perdita nei giorni precedenti di due altri cari coristi, parte dell’anima pulsante e collaborativa del gruppo, sicuri che anch’essi così avrebbero voluto, per non far perdere al Coro l’entusiasmo nel continuare il cammino di servizio alla comunità, che da anni segue e chiede al Coro “La Torre” di restare uniti con canti di repertorio classico, in alternativa ai canti del repertorio moderno del gruppo dei giovani “Perfetta Letizia”.