Tutti insieme al cimitero per celebrare la messa della quinta e ultima domenica di Quaresima
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Tutti insieme al cimitero per celebrare la messa della quinta e ultima domenica di Quaresima
La santa messa delle ore undici di domenica 2 aprile, quinta e ultima domenica di Quaresima, domenica con la quale si è chiuso il questo tempo di preparazione e penitenza che ci ha fatto progressivamente avvicinare alla Pasqua, si è svolta in uno scenario suggestivo quanto inconsueto per una messa domenicale, il cimitero comunale di Pontenure. Questa felice scelta, voluta dal nostro parroco don Mauro, che era solito celebrare in questa domenica con una messa al cimitero anche mentre si trovava presso la sua precedente parrocchia di Niviano, ha permesso di dare maggior risalto e significato al brano evangelico proposta dalla liturgia del giorno, la resurrezione di Lazzaro da parte di Cristo.
Poco dopo le ore 10, con partenza dalla piazza antistante la chiesa, si è snodata una lunga e gioiosa processione formata da bambini delle varie classi del Catechismo, lupetti e giovani scout appartenenti a tutte le branchie dello scautismo, che accompagnati dai loro catechisti e capi scout del Gruppo Pontenure 1 e da alcuni dei loro genitori si sono diretti tutti assieme verso il cimitero comunale. Un grande rischio incombeva sul corteo a causa del tempo, ma fiduciosi nel ritorno del sole i ragazzi hanno sfidato il meteo camminando tutti assieme allegri e spensierati fino alla meta, vivendo una semplice ma significativa esperienza di cosa significhi confidare in Dio e affidarsi con fiducia alla Provvidenza.
Nel corso della sua omelia, che è stata caratterizzata come di consueto da un continuo scambio di domande e risposte con i numerosi bambini presenti, don Mauro si è soffermato lungamente a spiegare e analizzare il Vangelo del giorno. La sua omelia è stata introdotta con questa domanda rivolta all'assemblea, e in particolare ai bambini che hanno partecipato e risposto alle domande con grande attenzione: "Gesù, sarà capace di confrontarsi con la morte nei tempi?" Per rispondere alla sua domanda don Mauro ha ricordato che Lazzaro viene definito dal Vangelo come colui che è amato da Gesù, elencando poi tutti i personaggi di cui il Vangelo ci ha parlato in queste ultime domeniche, ossia la Samaritana che si trovava presso il pozzo, il cieco nato guarito alla piscina di Sile e lo stesso Lazzaro, morto da cinque giorni e posto nel sepolcro. "Quando queste persone entrano in relazione con l’inviato dal Padre che è Gesù e lo fanno entrare nella loro vita trovano amore". Lazzaro si ammala, muore e viene poi sepolto, ma l'amore di Gesù nei suoi confronti non cessa mai, non viene mai meno. “Dio ha smesso forse di amare coloro che riposano nei cimiteri? Le persone che hanno conosciuto i morti di questo cimitero, hanno smesso di amarli? La relazione con Cristo smette quando si è morti come Lazzaro?”, è tornato a chiedere ai bambini don Mauro ai bambini, che hanno risposto alle sue domande con un sonoro e convinto “No”. La relazione è importante, ha proseguito don Mauro, specialmente quella con il Signore del tempo e della storia, perché si tratta al tempo stesso di una sfida e una avventura. La vita non sarebbe niente senza sfide e ostacoli. Quando Marta, la sorella di Lazzaro, si rende conto che suo fratello è morto, ella non si dimentica che egli è però amato da Gesù, e l'amore tocca il suo cuore, inducendola ad esclamare piena di fede: "Credo Signore". Da quel momento suo fratello Lazzaro torna a vivere, risorge dai morti. Poi arrivato il suo tempo sulla terra morirà e sarà portato al cimitero come ogni uomo. Il cimitero è infatti il posto di colui che attende la risurrezione, come ricordiamo ogni volta anche noi recitando il Credo.
Ad animare col canto la celebrazione hanno provveduto i cantori del Coro “Perfetta Letizia”, sotto la guida della loro maestra Silvia Riboni, mentre i bambini della Quarta Elementare, che tra poche settimane si accosteranno per la prima volta al sacramento dell'Eucarestia, hanno presentato le offerte durante l’offertorio, accompagnando la presentazione dei doni con questa breve preghiera con cui hanno voluto spiegare il significato dei vari elementi che sono stati portati all'altare.
Signore Gesù, portiamo a Te questo cartellone con i nostri nomi [cartellone con i nomi] per testimoniare il nostro impegno ad aiutarTi [quadro con i fogli attaccati] a togliere i frutti del male che ci circondano come la falsità [uno alla volta i bambini hanno tolto il foglio con le varie parole menzionate di seguito], l'indifferenza, la cattiveria, la superbia, l'egoismo, l'invidia, l'avarizia, l'odio, la paura e a svelare a tutti che chi crede in Te può sempre essere salvato dalla morte come Lazzaro Tuo amico. In questo cesto [cesto con il cibo] ci sono i nostri digiuni dalle cose superflue, trasformati in gesti di carità verso i più sfortunati. Questa è una ghirlanda formata dalle preghiere che abbiamo scritto e cantato. In questa Quaresima abbiamo anche capito, come la samaritana e il cieco nato, che esiste un’acqua viva [ampolline] e una luce vera [Cero] che disseta e illumina i nostri cuori in eterno. Quest'anno noi bambine e bambini di quarta elementare Ti incontreremo nel sacramento dell'Eucarestia, per questo Ti portiamo le piantine di frumento che abbiamo fatto crescere e il tralcio di vite con i loro frutti [vassoio con piantine e semi, tralcio di vite e uva] per dimostrarTi il nostro desiderio a riconoscerTi nelle ostie [ostie] e nel vino [calice] che tra poco verranno consacrati.