Venerdì 8 dicembre 2017, le sante messe nel giorno dell’Immacolata Concezione
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Venerdì 8 dicembre 2017, le sante messe nel giorno dell'Immacolata Concezione
Nella giornata di ieri, venerdì 8 dicembre, si sono celebrate presso la nostra parrocchia le consuete sante messe nel giorno in cui la Chiesa commemora la solennità dell’Immacolata Concezione, festività assai sentita dalla nostra comunità parrocchiale perché proprio sotto la protezione della Beata Vergine è posto il nostro Oratorio.
Nel corso della santa messa solenne delle ore dieci e trenta celebrata dal nostro parroco don Mauro è stato letto il Vangelo di Luca (1, 26-38) che narra il celebre episodio dell’annunciazione: l'arcangelo Gabriele viene mandato da Dio nel piccolo villaggio di Nazareth, in Galilea, ad annunciare a Maria, una giovane vergine promessa in sposa a Giuseppe, il concepimento del Figlio dell'Altissimo.
Nel corso della sua omelia, don Mauro ha esordito ricordando ai numerosi fedeli presenti il significato del dogma dell'Immacolata Concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che al contrario di quanto in molti credono non riguarda il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria, ma la meravigliosa rivelazione che Maria è piena di grazia e per volere dei Dio è stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento in modo tale da poter custodire in grembo il Figlio di Dio fattosi uomo per la nostra salvezza.
Don Mauro ha quindi proseguito citando le apparizioni di Lourdes, dove nel 1858 la Beata Vergine apparve una ventina di volte alla giovane Bernadette Soubirous presso la grotta di Massabielle: questa misteriosa signora vestita di bianco nell'apparizione del 25 marzo si rivelò a Bernadette come l’Immacolata Concezione, soltanto quattro anni dopo la proclamazione da parte di papa Pio IX del dogma, evento di cui la giovane contadina francese non poteva certo avere conoscenza.
Riferendosi alla prima lettura che narra della vicenda del peccato originale (Genesi 3,9-15.20), don Mauro ha ricordato che quando l’uomo per la propria superbia rifiuta l’unione e l'amicizia con Dio, suprema fonte del bene e dell’amore, cade fatalmente in preda al peccato e alla rovina, come accaduto ai nostri progenitori astutamente sedotti dal serpente. Ma già in questo brano dove il male sembra sul punto di trionfare rispunta una speranza, si tratta del cosiddetto protovangelo: «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno», il primo annuncio della salvezza dell’umanità.
La tradizione cristiana, ha spiegato don Mauro, vede in questo versetto l’annuncio del Salvatore, mediante l’incarnazione di Cristo, fattosi uomo per salvare l'umanità dalla morte e del peccato, l'evento centrale della storia della salvezza al quale Maria, la nuova Eva, creata piena di grazia e priva del peccato, è particolarmente legata. Trasformata attraverso la grazia, che le ha suscitato il desiderio della verginità, e illuminata dalla rivelazione divina, che la ha chiarito il modo con cui avverrà la sua maternità, Maria dà il proprio assenso al messo celeste: «Ecco la serva del Signore!».
La solenne celebrazione eucaristica è stata piacevolmente accompagnata da alcuni canti mariani eseguiti dai cantori del coro “Perfetta Letizia”.
Come da tradizione, al termine della funzione i numerosi fedeli presenti e il celebrante, intonando il canto del Salve Regina, si sono recati in processione a rendere omaggio alla statua della Madonna collocata presso l’ingresso del nostro Oratorio parrocchiale che è dedicato proprio alla Beata Vergine Immacolata.
La benedizione da parte del celebrante è stata accompagnata come da tradizione da canti e preghiere, e le note del canto Madonna Nera hanno posto fine a questo sempre significativo e profondo momento di preghiera.