Lunedì 21 Marzo 2016: Veglia Penitenziale
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
La Quaresima è il tempo penitenziale per eccellenza, sia per i singoli fedeli che per la Chiesa tutta, pertanto tutte le comunità si preparano con veglie o celebrazioni penitenziali a partecipare pienamente al mistero pasquale che rinnova ogni anno il sublime trionfo di Cristo sul peccato e sulla morte.
«È momento di intensa e corale preghiera ecclesiale che prepara, nel pentimento e nell’invocazione del perdono, la confessione individuale, e si trasforma in gioioso e partecipato rendimento di grazie per l’amore del Padre, la vittoria di Cristo, l’effusione dello Spirito Santo, che si rinnovano in questo sacramento della riconciliazione, della pace e della gioia».
Anche nella nostra parrocchia, in questo ultimo scorcio di Quaresima, si è svolta una celebrazione penitenziale comunitaria, animata e condotta dagli scout adulti della Comunità Masci, e rivolta a tutti coloro che desideravano accostarsi al sacramento della Riconciliazione per poter prendere pienamente parte, riconciliati con Dio e col prossimo, all’ormai prossima celebrazione della Pasqua di Resurrezione.
Particolarmente numerosi sono stati i fedeli che lunedì 21 marzo, a partire dalle ore ventuno, hanno iniziato ad affollare la nostra chiesa per partecipare alla veglia penitenziale e ottenere l’assoluzione sacramentale. Per l’occasione erano presenti ben cinque sacerdoti che hanno amministrato con misericordia il perdono promesso dal Padre: il nostro parroco, don Mauro Tramelli, padre Erminio Antonello, padre superiore del Collegio Alberoni, che ha presieduto la celebrazione, padre Juan Carlos Cerquera, anche lui religioso vincenziano dell’Alberoni, don Josue Brito da Silva, collaboratore presso la nostra parrocchia e amministratore delle parrocchie di Valconasso e Paderna, e don Luigi Strazzoni, parroco di Borghetto e amministratore parrocchiale di Muradello.
Dopo il saluto iniziale del celebrante, è stato proclamato uno dei più significativi e toccanti brani evangelici, tratto dal Vangelo secondo Luca, e dedicato alla parabola del Figliol Prodigo. La celebrazione è quindi proseguita con la recita dell’Atto di dolore e la lettura di brani atti a stimolare la riflessione interiore e di altre preghiere, accompagnata da un gran numero di canti, eseguiti dai membri del Masci e dagli Scout, che hanno coinvolto per l’intera serata i fedeli che attendevano di confessarsi. Una volta terminate le confessioni individuali, il celebrante ha benedetto i fedeli e l’assemblea si è congedata sulle note del canto Lui verrà e ti salverà.
L’ascolto devoto della Parola e delle letture, la partecipazione alle preghiere e ai canti, e sopratutto l’accostarsi di così tanti fedeli al sacramento della Riconciliazione sono stati i segni esteriori e visibili che hanno accompagnato questa liturgia penitenziale, ma non sono certo mancati i frutti interiori e spirituali.