Domenica 12 maggio, il ritiro della Prima Comunione al Collegio Alberoni
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Domenica 12 maggio, il ritiro della Prima Comunione al Collegio Alberoni
Domenica 12 maggio si è tenuto il ritiro in preparazione alla Prima Comunione, presso il collegio Alberoni di Piacenza. Ci siamo ritrovati con i ragazzi alle 10.00 e durante la mattinata abbiamo giocato con le parole chiave legate alla Prima Comunione. A conclusione delle attività della mattinata abbiamo potuto ascoltare il racconto particolarmente stimolante per i ragazzi il Pane della Fratellanza.
Si racconta di un’anziana contadina, di nome Giulia, che viveva in una fattoria con i suoi tre figli, Roberto, Michele e Francesco. Il marito le era morto durante la guerra. I tre figli, di cuore buono, erano però sempre pronti a litigare. Si volevano bene ma, bastava una parola in più ed erano litigi senza fine. A quel punto interveniva mamma Giulia e ben presto i figli ritrovavano la pace.
La mamma diventò vecchia, allora i figli si preoccuparono: “Mamma, cerca di star sempre bene e di non morire, perché quando litighiamo chi rimetterà la pace fra di noi?” “Ma io dovrò pur morire prima o poi!” rispose la mamma. “Allora, chiesero i figli, inventa qualcosa perché quando tu non ci sarai più noi potremo rifare pace e volerci bene”
Mamma Giulia pensò a lungo alla cosa e un giorno prese un foglio, vi scrisse come dovevano essere divisi i campi fra i tre figli e aggiunse alcune raccomandazioni perché andassero sempre d’accordo. La mamma un giorno si ammalò gravemente e dal suo letto chiamò i figli, consegnò loro il suo testamento, poi prese un pane, ne fece tre parti, ne diede una a ciascuno e raccomandò: “Mangiate e cercate di volervi bene”. I figli commossi, mangiarono il pane della mamma, bagnandolo con le loro lacrime. Di lì a pochi giorni Giulia morì.
Roberto, Michele e Francesco si divisero serenamente i campi e ognuno si mise a lavorare il suo. Ma un giorno Roberto e Michele scoprirono che il confine fra i loro campi non era chiaro. Ben presto si misero a litigare. Stavano per fare a botte, quando arrivò Francesco. Egli si mise in mezzo a loro: “Non ricordate la mamma? Perché non facciamo come quel giorno che ci ha chiamati al suo capezzale?”
Presero un pane e ne fecero tre parti, ne presero una per ciascuno e si misero a mangiare. Mentre mangiavano nella mente di Roberto e Michele si riaccese l’immagine della mamma; il suo volto e le sue parole scendevano nel loro cuore come una medicina.
Scoppiarono in un pianto dirotto e fecero pace.
La pace non durava molto, perché occasioni di litigio ne incontravano spesso. Però avevano imparato la soluzione: ogni volta che si creava un’occasione per litigare, i tre fratelli si sedevano intorno ad un tavolo, prendevano un pane, lo mangiavano insieme; ben presto scompariva la rabbia e tornava la pace.
Dopo il pranzo tutti insieme, nel pomeriggio ci siamo recati dalle Carmelitane Scalze di via Spinazzi. Qui ci hanno raggiunto le famiglie dei ragazzi che hanno avuto modo di confrontarsi con suor Cecilia.
I ragazzi hanno invece incontrato Suor Antonella Teresa Sincletica della Santa Croce e Nausicaa. Suor Antonella è una novizia, mentre Nausicaa sta facendo un percorso all’interno del Carmelo per capire se si tratta della sua vocazione. I agazzi hanno posto tantissime domande sulla quotidianità delle giovani all’interno del Carmelo, e sulle grate che ci dividevano.
Il cammino così diverso dalla nostra quotidianità ha colpito i ragazzi che nonostante siano un gruppo numeroso e vivace, hanno ascoltato con interesse queste due esperienze, senza risparmiarsi domande e suggestioni.
Dopo questo momento ci siamo tutti recati nella chiesa del Carmelo per la celebrazione eucaristica che è stata interamente animata dai ragazzi soprattutto con il canto, particolarmente apprezzato dalle Monache.
Noi catechiste e Don Mauro, ci auguriamo che questa giornata, ricca d’incontri, sia stata l’opportunità, per una buona preparazione all’incontro con Gesù Eucarestia che avverrà domenica 19 maggio.
Le catechiste Alice, Chiara, Giulia e Roberta