Un campo estivo un po’ particolare (ma in piena sicurezza)
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Un campo estivo un po' particolare (ma in piena sicurezza)
Quest'anno il Reparto del Gruppo Scout Pontenure 1 ha svolto un campo estivo un po' particolare. Non potendo partire tutti insieme con le nostre tende e i nostri fuochi ci siamo dovuti adattare a questo virus senza però abbatterci. I capi, dopo essersi confrontati a lungo, hanno proposto ai genitori e ai ragazzi una settimana di attività in parrocchia svolta in piena sicurezza.
Durante la prima settimana di agosto le guide e gli esploratori sono stati accolti davanti alla loro sede da un aviatore un po' spaesato e da un Piccolo Principe che li hanno invitati a progettare i loro aerei, ossia gli angoli di squadriglia, nello stesso modo con cui l'aviatore stava aggiustando il suo velivolo. Terminati i progetti, il Piccolo Principe ha mostrato loro gli incarichi che ogni squadriglia avrebbe dovuto svolgere per rendere la permanenza dell'aviatore nel deserto più piacevole ossia ogni giorno un squadriglia avrebbe proposto un giochino iniziale, una un ban finale e un'altra avrebbe tenuto traccia di quello che era stato fatto durante il giorno sul diario del campo. Ogni sera il reparto si spostava in chiesa per recitare insieme i vespri prima di salutarsi.
Da martedì a venerdì dopo il consueto gioco iniziale ogni squadriglia si dedicava alla costruzione del proprio angolo composto da un tavolo, delle panche, alcune mensole e uno scudo con rappresentato l'animale della squadriglia. Un giorno il Piccolo Principe ha invitato le guide e gli esploratori a crearsi la propria maglia del campo utilizzando candeggina e tempere. Sono stati svolti dei momenti di riflessione in squadriglia seguendo le tracce del libro di Antoine de Saint-Exupéry e del Vangelo. Durante la settimana ogni squadriglia ha anche inventato una strofa della canzone del campo che è stata poi condivisa con il resto del reparto e imparata da tutti. L'ultimo giorno è stato svolto presso l'agriturismo La Morona. Qui è stato possibile svolgere una gara di nodi e di costruzioni durante la quale i più piccoli hanno imparato alcune nozioni fondamentali poi al campo estivo per costruire il tavolo attorno al quale la squadriglia mangia, il portale e l'alzabandiera. L'ultima cena è stata svolta alla trappeur: questa tecnica è essenziale, semplice e veloce. Non deve essere fatta su fiamme ma solo su molte braci ardenti e non si utilizzano utensili ma solo materiali forniti dal bosco. Mentre i capi si occupavano del fuoco, i ragazzi hanno costruito gli spiedini utilizzando rami verdi appuntiti e ben scorticati su cui ognuno si è cucinato la propria salamella e il proprio wurstel. Terminata la cena il reparto ha cantato per l'ultima volta la canzone del campo augurando buon viaggio all'aviatore e al Piccolo Principe e si sono salutati sperando di rivedersi presto.
Arianna Biolchi
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