Il nostro presepe parrocchiale, edizione 2020
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Il nostro presepe parrocchiale, edizione 2020
Da qualche giorno tutti coloro che visitano la nostra chiesa hanno l'opportunità di sostare un poco in preghiera davanti al grande presepe in stile popolare che durante tutto l'Avvento e il tempo di Natale accompagnerà il nostro cammino verso la grotta di Betlemme, dove in una notte di duemila anni fa il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo agli uomini. Preparato in circa una settimana di lavoro, il presepe di quest’anno, pur presentandosi forse meno grandioso e ricco di statuine e paesaggi rispetto a quello cui eravamo abituati, vuole ispirarsi in modo particolare al Vangelo della messa della notte di Natale (Luca 2,1-14), il brano evangelico più famoso e poetico di tutta la Bibbia, e offrire un invito alla meditazione e alla riflessione sul mistero dell’Incarnazione, il grande spartiacque che ha cambiato per sempre la storia umana, come testimonia il Vangelo miniato posto alla sinistra del presepe, per ripercorrere grazie alle parole degli Evangelisti le prime tappe della vita terrena del Salvatore, dall’Annunciazione alla Vergine alla teofania al Giordano.
Ad avvolgere il presepe è la natura: il marrone dei tronchi, il giallo pallido della paglia, il verde brillante del muschio, col suo intenso profumo, ma anche le mille sfumature delle tante piante (pino, tasso, bambù, ulivo, alloro, edera e molte altre) che vogliono simbolicamente alludere al Giardino da cui ai primordi l’uomo fu scacciato con la caduta, e che Cristo, nuovo Adamo, nato dalla vergine Maria, nuova Eva, con la sua morte e resurrezione è tornato a spalancare per noi uomini, sconfiggendo per sempre il peccato e la morte. Davanti al pastore addormentato, che rappresenta l’umanità indifferente e ignara di fronte alla venuta del Salvatore, si aprono due brevi stradine, fatte di segatura e sassolini bianchi, che conducono lo spettatore fino alla grotta, realizzata con tronchi e cortecce, colma di paglia e dominata da una luce calda che vuole riscaldare tutti coloro che vegliano nella notte del loro cuore, attendendo con impazienza il Messia. Lungo il percorso si dipanano alcuni cartelli recanti le antifone maggiori dell'Avvento, poste con cura accanto ad alcuni elementi simbolici cui fanno riferimento i relativi testi (la strada, il fuoco, il tronco, la roccia, le chiavi, la luce), che vogliono condurre lo spettatore fino all'Emmanuele.
Un elegante arco, realizzato semplicemente con filo di ferro ed edera campestre, racchiude invece l’apparizione dell’angelo ai pastori, primi testimoni chiamati quella notte santa ad unirsi alla gioia del Cielo e della Terra per la venuta del Salvatore. L’angelo, come ricorda in una sua poesia il grande poeta cristiano, non appare ai potenti, le cui porte sono sbarrate e custodite dalle guardie, ma agli umili, agli scartati, ai reietti, costretti in quella gelida notte, come in mille altre, a vegliare davanti a un fuoco tremolante. Nei dintorni alcune semplici scenette, realizzate con cura e passione, fanno da corredo alla grotta, il culmine e il fulcro di tutto, illuminate durante la fase notturna da ben sei catene di lampade a led disposte con grande attenzione e opportunamente coperte da spesse zolle di muschio, l’amico più grande, insieme all’edera, di ogni innamorato del presepe. Non mancano poi l’acqua sorgiva, con un bel laghetto gorgogliante, che vuole essere anche un richiamo al battesimo nel Giordano, dei vasetti di coccio, delle anfore che rimandano invece alle nozze di Cana, una fontana realizzata qualche anno or sono da mani sapienti e ingegnose, due lampade effetto fuoco che riscaldano i pastori nella veglia. In cielo spicca infine una luminosa stella cometa, che vuole a suo tempo condurrà i Magi e con loro l’umanità intera alla grotta di Betlemme, dove «in quell'umil riposo, nella polve ascoso, conosceranno il Re» (A. Manzoni, Il Natale). C'è poco altro nel presepe, perché basterà l'Emmanuele a riempire quell'eventuale vuoto, insieme a quello delle nostre anime.
Un caloroso grazie a tutti coloro che hanno messo le mani in gioco per realizzare questo presepio un po’ diverso dal solito e un po’ tradizionale, e a tutti gli amici che sono stati vicini col consiglio oppure hanno procurato i materiali necessari (materiale elettrico, muschio, edera, bacche, piante grasse, cortecce).
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