#unannodinoi, ossia un anno di vita parrocchiale sintetizzato in dodici scatti fotografici, quasi tutti tratti dal nostro sito parrocchiale. Una galleria per ricordare non necessariamente gli avvenimenti più belli ma piuttosto i momenti significativi che hanno caratterizzato la vita e l'operato della nostra Parrocchia (e delle diverse realtà che la compongono) nell’anno che si sta concludendo. Dodici immagini che ritraggono l’impegno di tante persone che senza clamori e visibilità, ma nel silenzio operoso e gratuito, non hanno mai smesso di mettersi al servizio del prossimo e, in generale, di tutto la nostra comunità.
Il 2020 si conclude quest'oggi. È stato a detta di tutti un anno difficile, tormentato, pieno di lutti e dolore, ma segnato comunque dalla speranza e dall'invincibile certezza che il Signore si è fatto uomo per la nostra salvezza e tornerà a soccorrerci, sollevandoci dal fango, dalla disperazione, dal dolore, perché come ricorda San Paolo nell'epistola ai Romani «nè la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada» potranno mai separarci dall'amore di Cristo.?
Ogni fotografia, una per mese, è accompagnata da una breve biografia che la illustra e esemplifica. Che il 2021 sia l'anno della rinascita, di rinnovato amore per il prossimo, della riscoperta della fede, del ritorno sincero a Cristo, unico Re e Signore, la via, la verità, la vita. Sinceri auguri di buon anno a tutti!
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1. Il 2020 si è aperto come da tradizione con la Fiaccolata per la Pace e la Solidarietà per le vie del paese con le candele accese con la Sacra Luce proveniente dalla basilica della Natività di Betlemme, in segno di amicizia, dialogo e fratellanza.
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2. All’inizio di febbraio è scattata puntuale come ogni anno l’operazione “panini di San Biagio”: giorni di grande lavoro in Parrocchia per la preparazione e il confezionamento dei gustosi biscotti poi benedetti per festeggiare il Santo vescovo e martire.
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3. Ai primi di marzo, appena dopo il mercoledì delle Ceneri, il Covid-19 arriva senza preavviso a spazzare via incrollabili certezze e a risvegliare antiche paure, che credevamo ormai riposte nei libri di storia: inizia la celebrazione delle sante messe in diretta streaming, senza la partecipazione del popolo.
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4. Anche i riti della Settimana Santa e della Pasqua, nei primi giorni di aprile, si svolgono senza la partecipazione fisica dei fedeli, che li seguono comunque grazie alla diretta web. Era la prima volta, dai terribili anni della guerra, che non si teneva la funzione del Venerdì Santo con la processione del Signore morto per le vie del paese.
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5. I primi tepori del mese di maggio, dedicato alla Santa Vergine, portano con loro una prima parvenza di ritorno alla normalità: una delle prime sante messe si svolge all’aperto presso il campo sportivo dell’Oratorio, nel giorno dell’Ascensione del Signore, con la partecipazione di un gran numero di fedeli che festanti tornano ad accostarsi al pane degli Angeli.
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6. Il mese di giugno si conclude con la santa messa in onore di San Pietro Apostolo, protettore e patrono, insieme alla Madonna del Rosario, del nostro paese: alla santa messa presieduta dal nostro parroco partecipano le autorità civili e militari del nostro comune.
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7. Arriva il mese di luglio, e con esso l’estate, che a Pontenure corrisponde al Grest: un Grest un po’ diverso, anche nei numeri, con biciclettate, camminate, giochi, compiti, laboratori creativi e tanti bei momenti trascorsi in Oratorio che hanno restituito il sorriso ai nostri bambini e ragazzi.
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8. In agosto anche gli Scout del Gruppo Pontenure 1 tornano ad incontrarsi per un campo estivo un po’ particolare: una settimana di attività in parrocchia svolte in piena sicurezza, ovviamente vissuta a pieni polmoni e in pieno stile e spirito scout.
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9. A metà settembre il ritorno sui banchi (questa volta in presenza) porta con sé il ritorno alla vita del nostro Oratorio, i cui portoni si spalancano ogni pomeriggio per accogliere la sessantina di bimbi che frequentano il doposcuola targato OMI Academy.
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10. Per tutto l’anno non si è mai interrotto il lavoro degli uomini e delle donne della nostra Caritas parrocchiale, che mettendo in pratica il Vangelo nella vita quotidiana hanno trovato sempre nuovi modi per soccorrere chi è nel bisogno, facendosi prossimi a tutti.
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11. Il mese di novembre porta altri stravolgimenti: niente celebrazioni eucaristiche al cimitero in occasione della solennità di Tutti i Santi e della Commemorazione dei defunti. Si rimette però in moto il Catechismo e con l’Avvento i bambini tornano finalmente a partecipare alla santa messa, un piccolo assaggio di normalità.
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12. Il mese di dicembre è ovviamente dominato dalla solennità del Natale del Signore: si rinnova nel nostro cuore, nonostante l’anno trascorso, per molti aspetti tragico, faticoso, luttuoso, la gioia ineffabile per la nascita del Salvatore, che ci fa unire esultanti alla letizia degli angeli e alla meraviglia dei pastori, come solo i bambini sanno fare davanti al presepio.