Claudio Fervari, l’amico diacono
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Claudio Fervari, l'amico diacono
Sembra impossibile non vederlo più coi nostri occhi o non fermarci ad ascoltare le sue battute, lui che, ereditando il compito da don Aldo Concari, è stato socio fondatore del gruppo Masci di Pontenure. Claudio infatti è diventato Assistente Spirituale Masci per la nostra Comunità nel 2003 e gli abbiamo voluto bene come uomo, amico, fratello con cui si sono condivisi quasi diciotto anni del nostro cammino scout.
Con ciascuno di noi ha spezzato un’esperienza di vita autenticamente cristiana, perché si è fatto prossimo con chi soffriva, ha spartito le risate, la tavola, le mangiate e le avventure, il gioco e la speranza: ha dato sé stesso, così com’era. Ha sempre sentito molto forte la responsabilità del suo servizio come guida spirituale del nostro gruppo, a tal punto che, soprattutto in alcune occasioni, ripeteva di avvertire molta tensione quando doveva scegliere le Letture da preparare e su cui avremmo dovuto riflettere e confrontarci. Il suo obiettivo era quello di portare la Parola nella nostra vita, così che ci chiedessimo: “Cosa dice a me oggi, in questa mia situazione?” E se eravamo noi a fargli domande, cercava il versetto o il passo del Vangelo in cui era scritta la risposta. In tanti anni di amicizia è diventato fratello e confidente, sempre molto geloso dei segreti che via via qualcuno di noi gli affidava, li custodiva nel suo cuore pregando con e per l’amico.
Da diverso tempo, in qualità di diacono, aveva dato la sua disponibilità anche a don Mauro Tramelli e raggiungeva gli ospiti della Casa di Riposo Parenti ogni sabato, per celebrare la liturgia della Parola e distribuire la Comunione. Note sono le sue omelie semplici e vivaci, capaci di coinvolgere e stimolare i partecipanti. Era, la sua, una presenza attesa ed apprezzata e lui ripetutamente ha affermato di essere riconoscente per quanto riceveva dai suoi vecchietti, che lo attendevano con gioia. Claudio si prestava, la domenica mattina, a fare lo stesso servizio in altre parrocchie sulle nostre colline dove, abbiamo toccato con mano, i fedeli lo aspettavano con visibile affetto e riconoscenza. Moltissime sono le esperienze in cui ha dato tutto sé stesso come servo di Dio: alcune più note, come il mondo dello scoutismo (adulto e giovanile) e la partecipazione attiva e fondante di Comunità Neocatecumenali, altre di carattere sociale, altre ancora quasi nascoste; ma ciò che le accomunava tutte erano la grande generosità, la fede sincera e profonda, la costante tensione verso il bene del fratello con le quali lui le ha vissute.
L’affetto, la riconoscenza e la gratitudine che esprimiamo, sono solo una piccolissima parte di quel Grazie che rivolgiamo al Padre per avercelo donato in questo tempo trascorso sulla terra; siamo certi però che le sue parole e soprattutto il suo esempio entreranno nello zaino di ciascuno di noi.
Ciao Claudio, buona strada!
La tua Comunità “Intorno al fuoco”
Rosita - Masci di Pontenure
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