Lourdes, un luogo di luce, di conversione, di speranza
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Lourdes, un luogo di luce, di conversione, di speranza
Lourdes è un luogo di luce, di conversione, di speranza. I pellegrini che ogni anno arrivano con i loro problemi, malattie, infermità, gravi preoccupazioni, tornano a casa sollevati dal peso delle loro infermità e con tanta speranza nel cuore.
Le apparizioni a Bernadette Soubirous, ultima di sei figli di un povero mugnaio, iniziano l'11 febbraio 1858. La ragazza vede la "Signora" che indossa un abito bianco, un velo bianco, la cintura blu è una rosa gialla su ogni piede. Bernadette recita il rosario con la "Signora" poi Lei sparisce. Solo alla sedicesima a apparizione le rivela il nome " Que soi era Immaculata Concepcion" (Sono l'Immacolata Concezione). Questo dogma era stato proclamato da Papa Pio IX l'8 dicembre 1854, solo 4 anni prima delle apparizioni, e sostiene che la Vergine Maria nacque priva di peccato originale.
La folla che segue Bernadette è sempre più numerosa, addirittura più di 8000 persone... Il successivo messaggio della "Signora" è invece "Penitenza, Penitenza, Penitenza, pregate per i peccatori". Invita ad una conversione di chi rivolge il proprio cuore a Dio e ai fratelli. La Vergine, presso la grotta di Massabielle ha manifestato la tenerezza di Dio per i sofferenti, per questo Lourdes è diventata una meta per coloro che si sentono sofferenti nel corpo e nello spirito; Giovanni Paolo II ha proclamato l'11 febbraio giornata mondiale del malato.
Arrivi al Santuario con grandi aspettative, di partecipare, di osservare, di provare... Quando ti trovi alla grotta per il rosario giornaliero e vedi quella "Madonnina" che ti osserva dall'alto, ti senti trapassato da quello sguardo e avverti in te un sentimento di fragilità, rientri in te stessa e ritrovi le emozioni degli avvenimenti passati che ti sono "pesati" addosso e si insinua in te il desiderio di affidarti ad una mamma che non ti abbandonerà mai.
Osservi intorno a te pellegrini angosciati, pellegrini amorfi, altri sorridenti e pieni di speranza, i loro occhi spesso pieni di lacrime parlano... Il pianto è la liberazione dell'angoscia interiore, è la richiesta accorata di grazia per infermità o gravi problemi in famiglia o nel lavoro...
E quando decidi di fare l'esperienza del bagno, perché ti hanno detto che entrerai nell'acqua gelida che ti guarirà ed uscirai perfettamente asciutta, pronta a rivestirti... ti guardi attorno; la coda è lunga, dovrai aspettare ore.. quasi tutte le persone che aspettano con te pregano, alcuni sono assopiti, chiusi nel loro dolore...
Eppure è solo un'esperienza fisica, no? È ben oltre. Nel frangente sei tu ad entrare, l'emozione è intensa, dentro ti accolgono due volontarie, prima di entrare in vasca ti fanno indossare una tunica bianca , poi ti aiutano ad entrare in acqua... È un attimo, ma quest'acqua che non bagna ti è entrata dentro, ha scavato, ha aperto un varco... sei disorientata, ma con una certezza nuova, quest'acqua benedetta guarirà le tue ferite. Poi vivi l'ora di adorazione, è un momento accorato e intenso, sola davanti a Dio.
La cerimonia corale della processione delle candele si fa di sera, dove tutti partecipanti, una numerosa folla, tiene in mano una candela accesa e i canti di questa immensa moltitudine ti fanno sentire che sei parte di una comunità orante e sei felice di essere lì con tanti pellegrini che non conosci, ma che hanno lo stesso intento: cantare per onorare la Vergine e rendere grazie.
La messa internazionale con migliaia di persone dove tutte le lingue sono rappresentate nella lettura del Vangelo e nei canti ti emoziona terribilmente. "È stato un miracolo per me e mi ha aperto gli occhi", dice la mia amica. Non aggiungo altro, mi tengo nel cuore lo stupore di questa esperienza e torno a casa con un orizzonte nuovo, una nuova apertura di cuore; si apre con la Vergine Maria un rapporto più intimo, più gioioso, della figlia con la madre.