Sulle orme di San Pietro – Il rinnegamento e il pianto
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Sulle orme di San Pietro - Il rinnegamento e il pianto
Continua in questo terzo episodio il nostro viaggio alla scoperta di San Pietro, il patrono della nostra Parrocchia, ripercorrendo brevemente le tappe del suo itinerario biografico così come emerge da uno sguardo sintetico dei documenti a nostra disposizione. Seguiremo in questo nostro viaggio soprattutto il Vangelo di Marco, che secondo la tradizione è stato discepolo e testimone diretto della predicazione di Pietro.
Allora Pietro gli disse: "Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò". Gesù gli disse: "In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte". Ma egli, con grande insistenza, diceva: "Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò". Lo stesso dicevano anche tutti gli altri. (Matteo 14, 29-31)
Il ruolo primario di Pietro emerge soprattutto nel contesto della passione di Gesù. Nell'Ultima Cena, presentendo ormai la propria fine, Gesù accenna alla crisi che presto si abbatterà sui discepoli e ribadisce al discepolo la sua missione di confermare i fratelli, ma già si intuisce dalle parole di Cristo l'imminente svolta che rivelerà la debolezza dell'Apostolo. Pietro in un primo tempo rifiuta di farsi lavare i piedi dal Maestro. Poi dichiara solennemente davanti a tutti la sua volontà di rimanere con Gesù fino alla fine, costi quello che costi. Di fronte a questo slancio, tra la sorpresa generale, il Signore gli preannuncia il suo triplice tradimento.
Pietro esperimenta la propria debolezza già nell'Orto degli Ulivi, dove, appesantito dal sonno e dall'angoscia, si dimostra incapace di vegliare con Gesù. Al sopraggiungere delle truppe, inviate dai capi del popolo per arrestare Gesù, nell'estremo tentativo di difendere il Maestro con la spada, colpisce il servo del sommo sacerdote. Tutti scappano. Pietro, che segue Gesù «da lontano», entrando nel cortile del palazzo del sommo sacerdote-. Di fronte alle domande insistenti e incalzanti di una serva e di altre persone, per tre volte nega di conoscerlo: «Cominciò a imprecare e a giurare: "Io non conosco quell'uomo"». Poi, ripensando alle parole di Gesù e incrociando il suo sguardo, riconosce di aver tradito e piange amaramente il suo peccato.