Sulle orme di San Pietro – Il pentimento e il primato
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Sulle orme di San Pietro - Il pentimento e il primato
Continua in questo quarto episodio il nostro viaggio alla scoperta di San Pietro, il patrono della nostra Parrocchia, ripercorrendo brevemente le tappe del suo itinerario biografico così come emerge da uno sguardo sintetico dei documenti a nostra disposizione. Seguiremo in questo nostro viaggio soprattutto il Vangelo di Marco, che secondo la tradizione è stato discepolo e testimone diretto della predicazione di Pietro.
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore». (Giovanni 21,15-18)
Dopo la risurrezione di Gesù, l'angelo apparso alle donne presso la tomba vuota le invia a Pietro. Anche Maria di Magdala corre a dargli l'annuncio. Pietro, insieme a Giovanni, si precipita al sepolcro e constata l'accaduto. Grazie alla preghiera del Signore egli supera la crisi e viene ristabilito nel suo compito di guida della nascente comunità cristiana, incarico già annunciato in occasione della confessione di Cesarea « io ti dico che sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa. Ti darò le chiavi del regno dei cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Con le immagini della roccia e delle chiavi viene descritta la missione di Pietro e la sua autorità nella Chiesa: con la parola e l'esempio dovrà presiedere, confortare e confermare i fratelli nella fede, diventando per loro un segno di unità. Spetterà a lui il compito di ammonire, esortare, correggere e guidare la comunità che il Signore gli ha affidato.
La fede di Pietro diventa il fondamento della Chiesa. Quello stesso Pietro che Gesù definisce «uomo di poca fede» e «occasione di scandalo», è costituito dal Signore come «roccia», principio che garantisce l'esistenza, la stabilità e l'unità della Chiesa. La debolezza di Pietro testimonia che Dio è fedele nonostante l'infedeltà degli uomini: è Lui il cardine che rende salda la Chiesa.
La dignità del servizio affidato a Pietro emerge anche in occasione della pesca miracolosa, dopo la Pasqua. Appena riconosce Gesù in riva di quel lago ove il discepolo aveva incontrato Gesù per la prima volta, Pietro si butta in acqua per raggiungerlo. Il Signore, verificata la sua volontà di amarlo fino in fondo, gli conferisce in modo solenne l'incarico di «pascere gli agnelli» del suo gregge, del gregge della Chiesa, indicando che tale ufficio dovrà essere esercitato non come potere, ma come servizio di amore. In quell'occasione Cristo fa balenare a Pietro anche il suo destino ultimo terreno, quello del martirio, «la morte con la quale egli avrebbe glorificato Dio». È ciò che si consumerà a Roma, come attesta la tradizione cristiana antica, in quella "Babilonia" dalla quale aveva scritto la sua prima Lettera.