L’Assunzione della Beata Vergine Maria, un mistero di speranza e di gioia per tutti noi
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
L'Assunzione della Beata Vergine Maria, un mistero di speranza e di gioia per tutti noi
L'umile serva del Signore è innalzata sopra gli angeli e i santi, nel regno dei cieli. Quest'oggi, domenica 15 agosto, la Chiesa celebra in Maria Santissima il compimento dei mistero pasquale. Essendo Maria la «piena di grazia», senza nessuna ombra di peccato, il Padre l'ha voluta associare alla risurrezione di Gesù. Maria, nell’Assunzione, è la creatura che ha raggiunto la pienezza della salvezza, fino alla trasfigurazione dei corpo. È Maria la donna vestita di sole e coronata di dodici stelle. È Maria la madre che ci aspetta e ci sollecita a camminare verso il regno di Dio. È Maria l’immagine della Chiesa: luminosa garanzia che il suo destino di salvezza è assicurato perché come in Lei, così in tutti noi, lo Spirito del Signore Risorto attuerà pienamente la sua missione; ella è già quello che noi saremo.
È infatti un mistero grande quello che celebriamo in questo giorno, è soprattutto un mistero di speranza e di gioia per tutti noi: in Maria vediamo la meta verso cui camminano tutti coloro che sanno legare la propria vita a quella di Gesù, che lo sanno seguire come ha fatto Maria. Questa festa parla allora del nostro futuro, ci dice che anche noi saremo accanto a Gesù nella gioia di Dio e ci invita ad avere coraggio, a credere che la potenza della Risurrezione di Cristo può operare anche in noi e renderci uomini e donne che ogni giorno cercano di vivere da risorti, portando nell’oscurità del male che c’è nel mondo, la luce del bene.
La dormitio Virginis e l'Assunzione, rispettivamente in Oriente e in Occidente, sono fra le più antiche feste mariane. Questa solennità che, corrisponde al dies natalis (il giorno della morte) degli altri santi, è considerata la festa principale in onore della Vergine. Come recita il Messale romano, la Vergine Assunta è primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la Chiesa pellegrina sulla terra.
Le origini della festa dell’Assunzione si trovano in Oriente, nella metà del VI secolo, come risulta dai resoconti dei pellegrini che visitarono Gerusalemme in quegli anni, dove sul monte Sion sorgeva una basilica a lei dedicata. Verso la fine del VII, l’imperatore Maurizio estende la festa a tutte le regioni dell’Impero, fissandola al 15 agosto. A Roma la celebrazione della festa dell’Assunzione viene introdotta nel VII secolo da papa Sergio I, assieme ad altre feste mariane: la Purificazione, l’Annunciazione e la Natività; ben presto divenne anche la più importante di tutte, conservando fin dalle origini sia il nome sia il significato attuali.
Fu però soltanto papa Pio XII, nel secondo dopoguerra, a proclamare solennemente per la Chiesa cattolica come dogma di fede l’Assunzione della Vergine Maria al cielo, coronando una pia credenza da secoli universalmente professata dal popolo cristiano attraverso la costituzione apostolica Munificentissimus Deus. In ordine di tempo, è l’ultimo dogma definito della Chiesa, quasi un secolo dopo un altro dogma, anch'esso mariano, quello dell’Immacolata Concezione, proclamato da Pio IX l’8 dicembre 1854. Nell’etere del 1° novembre 1950, anno giubilare, sono state così diffuse le solenni e autorevoli parole della definizione dogmatica pronunciate da Pio XII: «L’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». La breve e solenne proposizione dogmatica racchiude insieme le tre verità più importanti della Chiesa cattolica circa la Vergine Maria: Immacolata fin dalla sua concezione; Madre di Dio nella sua missione salvifica; e Assunta in cielo nella sua predestinazione finale accanto a Cristo, primizia della Chiesa.