Alle radici del Natale: le mille emozioni dello spettacolo natalizio della “Kwiaty Polskie”
di Redazione Sito ·
Alle radici del Natale: le mille emozioni dello spettacolo natalizio della "Kwiaty Polskie"
Non abbiamo compreso nulla eppure abbiamo inteso tutto, perché in fondo certi racconti sono universali, e sanno parlare al cuore degli uomini di ogni tempo. Ed è proprio ad una delle più poetiche e suggestive pagine di tutti i Vangeli, quella che narra della nascita del Messia, a quei versetti che nel corso dei secoli hanno stimolato la fantasia di poeti, musicisti e pittori, che si sono voluti ispirare quest'anno i piccoli alunni della Ludoteca Scuola Polacca "Kwiaty Polskie" per mettere in scena il tradizionale spettacolo in occasione del Santo Natale, che ha avuto luogo nel pomeriggio di sabato 17 dicembre.
Non abbiamo compreso nulla dicevamo, perché lo spettacolo era interamente in lingua polacca, assai difficile da comprendere per orecchie "estranee" come le nostre, eppure il cuore ha esultato più di una volta nel vedere ricostruiti con maestria e originalità il viaggio di Maria e Giuseppe, la vana ricerca di un tetto, il canto degli Angeli e lo stupore dei pastori di fronte al piccolo bambolotto che rappresentava il Bambino Gesù, fino all’arrivo dei Magi che hanno offerto i loro doni, proprio come narrano le Scritture. A introdurre lo spettacolo alcune parole pronunciate dalla signora Teresa Musial Casali, presidente dell’Associazione Culturale Italo Polacca di Pontenure, che rivolgendosi ai genitori ha voluto ricordare l’importanza del perpetuare le tradizioni per poi trasmetterle alle giovani generazioni, esprimendo inoltre il suo personale apprezzamento per il lavoro svolto da tutta la Commissione educativa.
I piccoli attori, nel candore e nell’innocenza che sono propri della loro età, hanno dato il meglio di loro, recitando le loro battute con una sicurezza degna dei veterani del palco e cantando con entusiasmo alcuni tradizionali canti natalizi, che sebbene fossero in polacco, hanno comunque riempito il cuore di tutti i presenti della gioia che solo il Natale sa donare. A fare da corredo alla rappresentazione, una scenografia semplice ma non banale, qualche asse sapientemente inchiodata da un babbo falegname per la capanna, un fuocherello che sembrava vero, un po’ di paglia sparsa per terra, una grande stella di cartone e una catena di led colorati, tutti elementi che dicevano, a chi per l’appunto ha saputo intendere, tutto quello che c’era da sapere, come peraltro anche i costumi, preparati dalle mani sapienti e amorevoli da alcune di mamme con la passione della sartoria.
Una volta terminata la rappresentazione del primo Natale della storia, dopo aver premiato i piccoli attori con i più che meritati applausi, i genitori hanno raggiunto i bambini sul palco del Teatro OMI per il tradizionale scambio di auguri con gli opłatki, cialde simili alle ostie, che nella tradizione polacca vengono spezzate dal capofamiglia durante la cena della Vigilia di Natale e condivise con la moglie, i figli e tutti gli altri componenti della famiglia. L’oplatek (al singolare) vuole infatti ricordare alle famiglie il pane eucaristico della Messa e lo stretto legame tra il Natale e il dono dell’Eucaristia, la presenza di Dio tra di noi.
Non sono mancati poi i doverosi ringraziamenti: al nostro parroco con Mauro Tramelli per la grande disponibilità e la generosa accoglienza, alle insegnanti Iwona Jachimska e Aneta Kolodziej Pradelli che, con l’aiuto di Emilia Fontana e Monika Dudek della Commissione Educativa, hanno organizzato lo spettacolo, ai genitori per la collaborazione dimostrata nel preparare i costumi e gli addobbi per lo spettacolo. Infine, ultimo ma non ultimo, un grazie speciale a San Nicola in persona, per la sua generosità, ovvero alle ditte Stanwex II e Spedcont (per i dolci tipici polacchi) e al Consolato Generale della Repubblica di Polonia e alla filiale di Cracovia dell’Istituto Nazionale per la Memoria (IPN), per i giochi educativi distribuiti nei pacchi dono consegnati ai bambini.
Ringriazato chi doveva essere ringraziato, spezzato assieme il pane e scambiati gli immancabili auguri, è quindi arrivato, per i più piccoli ma non soltanto, il momento forse più atteso di tutto il pomeriggio, non considerando il rinfresco finale: l’arrivo di San Nicola! Come tutti gli anni, questo arzillo vecchietto vestito proprio come un vero vescovo, con tanto di mitria e pastorale, ha distribuito a tutti e a ciascuno quei doni tanto attesi che si riflettevano negli occhi emozionati e brillanti, colmi di stupore e meraviglia, dei bambini. Ma il Santo vescovo di Myra, così amato e venerato in Polonia e purtroppo così sconosciuto da noi, non ha dimenticato nessuno e ha distribuito con generosità i suoi doni anche ai fratelli maggiori, alle insegnanti e ai genitori dei piccoli alunni. Ma la gioia grande, quella vera, autentica che scalda il cuore, sta nel donare più che nel ricevere, e così per una volta San Nicola ha ricevuto a sua volta dei regali scelti appositamente per lui dai piccoli cui è solito portare i doni: dei palloncini a forma di cuore, espressione del profondo affetto di tutti i bambini, e un plaid di pile per riscaldare le fredde serate d'inverno.
Il pomeriggio di festa si è concluso in gloria con un ricco quanto gradito rinfresco nell’ex bar del nostro Oratorio, dove su un tavolo era in bella mostra un suggestivo presepe in puro stile polacco. Un bel momento di convivialità e allegrezza, in attesa di rivedersi a gennaio per riprendere con rinnovata lena il cammino scolastico alla scoperta delle proprie radici.
Luca T.