“Ecco il momento favorevole”, una riflessione quaresimale
di Redazione Sito ·
"Ecco il momento favorevole", una riflessione quaresimale
Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!(2 Corinzi 5,20-6,1-2)
Anche quest'anno è giunta infine la Quaresima, e come ogni anno all'inizio di questo tempo "forte", per la Chiesa e per tutti noi che crediamo in Cristo, risuonano le parole: "Ecco il momento favorevole" (2 Corinzi 6,2).
Momento favorevole... ma per cosa? Si dice per fare qualcosa di più, per diventare più buoni, per migliorarci. Ottime intenzioni, indubbiamente, ma purtroppo dopo i buoni propositi, ci rendiamo conto che anche quando ci mettessimo un po' d'impegno, spesso finiamo col tornare come prima, perchè gestire delle rinunce senza una forte motivazione è dura... e si butta dentro.
La motivazione, dunque: dove e da chi va cercata? E la fedeltà a ciò che si promette?
"Ci vorrebbe un amico", canta Venditti, un amico con cui puoi stare e confrontarti, a cui puoi confidare il tuo intimo, i tuoi sogni e le tue fragilità senza paura di essere giudicato o preso in giro. Un amico che sia davvero affidabile! E sappia darti dei buoni consigli, che sia al tuo fianco quando sei nei guai e che gioisca con te quando sei felice.
La relazione è una cosa necessaria per l'uomo, "animale sociale", si dice, ma deve essere così sincera e autentica da essere capace di renderti migliore, da elevare l'anima a qualcosa di più grande e alto, di sacro oserei dire, perchè anche tu diventi capace di cose oltre l'umano.
Questa relazione è da cercare fra le braccia accoglienti e misericordiose di Dio e questa sì che rinforza le tue motivazioni ad impegnarti di più, a migliorarti, a tener duro e portare al giusto porto i tuoi propositi. E alla fine non è poi così faticoso come tutto ciò che è fatto per amicizia o amore.
Il digiuno, la preghiera, l'elemosina, qualche rinuncia ad abitudini (a volte) malsane: la Chiesa ci invita a praticare con particolare impegno queste cose in questo tempo di grazia dalla durata di quaranta giorni, che sembra fatto apposta proprio per meditare e guardarsi dentro, allo scopo di diventare uomini e donne nuovi, cristiani dalla vita rinnovata. Potremo allora ben ripetere le parole dell'Apostolo: "ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho serbato la fede" (2 Timoteo 4-7). A noi la volontà di volerlo fare.
Livia