Una festa antica: la domenica in Albis e la Divina Misericordia
di Redazione Sito ·
Una festa antica: la domenica in Albis e la Divina Misericordia
La Domenica in albis chiude la settimana di Pasqua, è detta così perché nella Chiesa delle origini il Battesimo veniva celebrato il giorno di Pasqua e in questa domenica i battezzati deponevano la veste bianca indossata durante il battesimo.
Proprio questa domenica è detta della Divina Misericordia poiché così la istituì San Giovanni Paolo II il 30 Aprile del 2000, durante la solenne celebrazione eucaristica in occasione della canonizzazione della Beata Suor Maria Faustina Kowalka. La Divina Misericordia è legata al Vangelo della seconda domenica di Pasqua, dove Gesù appare ai discepoli nel Cenacolo dopo la resurrezione e da’ loro il potere di perdonare i peccati...
“Io desidero che vi sia una festa della Misericordia” dice Gesù a Suor Faustina, viene scelta la seconda domenica dopo la Pasqua perché l’opera di redenzione è così collegata all’opera di Misericordia richiesta dal Signore.
C’è un quadro della Divina Misericordia, nella nostra chiesa ne sono conservate addirittura due copie, che è stato dipinto da un pittore polacco secondo le indicazioni di suor Faustina e ritrae Gesù Misericordioso in atto benedicente con due fasci di luce rossa e blu che fuoriescono dal cuore, sotto porta l’iscrizione "Gesù confido in te". Suor Faustina ha avuto nel 1935 una rivelazione privata da Gesù nella quale le chiedeva una particolare forma di preghiera detta Coroncina alla Divina Misericordia, in cui chiedere la Misericordia per il mondo intero.
Misericordia in latino vuol dire che l’amore di Dio ci cambia, ha una relazione concreta con noi, non è solo uno stato d’animo. Dio ha un amore materno, che genera, ci fa rinascere, la parola di Dio cambia il nostro essere. Facciamo esperienza del suo amore, chiediamo aiuto, colmiamo il nostro vuoto, Dio ci perdona il nostro male, basta un nostro piccolo si, non viviamo nella solitudine, ma sperimentiamo la potenza di Dio.
Non siamo soli, dialoghiamo col Padre, dialoghiamo con Gesù, dialoghiamo con lo Spirito. Dio prende il nostro vuoto e lo riempie col suo amore andando sulla Croce. Gran parte dei peccati sono fatti per superbia, la tentazione del demonio non la vinciamo da soli, abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio, attraverso l’ascolto della Parola e i Sacramenti, insieme alla comunità credente. La fede cristiana non è individuale, ma esperienza di fraternità è scoprire nel nostro cuore come è bello stare insieme e vivere i sacramenti.
Papa Benedetto XVI ha istituito il 2011, anno della Divina Misericordia e ha spiegato come la Misericordia è la vicinanza di Dio al suo popolo e si manifesta come aiuto e protezione, vicinanza, tenerezza, consolazione e perdono.
Già Sant’Agostino diceva: "Mettiamo il passato nella Misericordia di Dio, il futuro nella sua provvidenza e facciamo del presente un atto immenso d’amore". Non possiamo perdere il nostro essere preziosi agli occhi di Dio, Lui è stato disposto a morire per noi, ci riempie di tenerezza, lasciamoci accogliere per quello che siamo, la relazione con Dio farà della nostra vita un’opera d’arte.
Giuseppina G.