Un cammino all’insegna della Carità
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Una testimonianza sulla Carità vissuta concretamente
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. […] Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
(dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, capitolo 13)
L’attuale organizzazione della Caritas parrocchiale risale al 2005, in seguito ai numerosi appelli lanciati dall’allora parroco don Gian Piero Cassinari per trovare delle persone di buona volontà disposte a donare “almeno un’ora al mese del proprio tempo” e provvedere alla distribuzione dell’usato (vestiario, giochi, eccetera) ai più bisognosi. Aderendo a questo invito, a partire da quell’anno si è messa a disposizione Fiorenza, alla quale nel corso del tempo si sono affiancate numerose persone desiderose di fare del bene al prossimo.
Attualmente collaborano anche Amel, Cinzia e Giordana, tutte e tre madri di famiglia. Le nostre volontarie operano con sensibilità, delicatezza e grande rispetto per la dignità di tutte le persone che si rivolgono alla Caritas in cerca di aiuto e “anche con un gesto, una parola o un semplice sorriso cercano di alleviare il disagio che prova chi è costretto a chiedere”. È giusto e doveroso sottolineare anche il generoso e silenzioso aiuto di tutte quelle persone e famiglie, pontenuresi e non, che hanno fornito e continuano a fornire ancora oggi vestiario, mobili, giocattoli, piccoli elettrodomestici e tutti gli altri oggetti che vengono poi distribuiti a seconda della necessità. Col passare degli anni abbiamo sperimentato sul campo che far del bene al prossimo fa bene prima di tutto a chi si mette a disposizione degli altri.
Tutto ciò che viene donato viene accuratamente esaminato per verificarne l’integrità, la pulizia e il decoro e poi distribuito il mercoledì’ mattina dalle 08.10 alle 10.40 su appuntamento. Il numero e la tipologia degli oggetti che vengono distribuiti vengono annotati su un apposito registro e attualmente sono all’incirca una cinquantina le famiglie registrate che si avvalgono abitualmente del nostro servizio. Tutto il lavoro Caritas viene coordinato in sinergia con il Servizio di Assistenza sociale del Comune di Pontenure.
Dall’arrivo dell’attuale parroco, don Mauro Tramelli, grazie alla disponibilità dei ragazzi del Gruppo Giovani della nostra parrocchia, in occasione del Mercatino dell’usato, che si tiene la seconda domenica di ogni mese, viene allestita nel cortile della canonica una bancarella denominata “Il cortile del prete”, dove vengono messe in vendita le eccedenze di vestiario. Tutto il ricavato viene utilizzato per l’acquisto di generi alimentari per i più bisognosi. Tutti gli anni, inoltre, in occasione del Santo Natale, in Oratorio viene effettuata una distribuzione gratuita di giochi ai bambini delle famiglie assistite dalla Caritas parrocchiale.