La prima edizione della Scuola Chierichetti: alla scoperta della gioia del servizio
di Redazione Sito ·
La prima edizione della Scuola Chierichetti: alla scoperta della gioia del servizio
Nella Chiesa sono davvero tanti i modi di donarsi a Dio e ai fratelli, davvero tante le occasioni in cui far fruttare o scoprire i talenti e i carismi che lo Spirito Santo ha affidato a ciascuno di noi. Tra questi vi è indubbiamente il servizio liturgico al quale sono chiamati i chierichetti o ministranti, un modo con cui tanti bambini possono crescere nella fede, conoscere la gioia del servizio e stare ancora più vicini a Gesù durante la celebrazione della santa messa.
Anche nella nostra Parrocchia ve ne è da tempo un bel gruppo, alcuni dei quali portano con orgoglio, sopra la tunica, il fazzolettone scout. Essi servono all'altare del Signore con grande gioia ed entusiasmo. Non solo: ad ogni Eucarestia ci ricordano con la loro gioiosa presenza la bellezza dell'esempio d'amore assoluto che ci ha offerto Gesù stesso, il quale non ha esitato a servire per primo, a farsi servitore di tutti fino a donare la propria vita per noi.
Il compito dei nostri, seppur importante, non si esaurisce certo soltanto col servizio all’altare durante le celebrazioni, ma è un modo vero e concreto per vivere il proprio battesimo nella vita di ogni giorno, dare testimonianza della propria fede agli amichetti e ai fratelli più piccoli ed esercitare con tutti quello stile di amore che Gesù ci ha insegnato, divenendo un esempio luminoso da seguire per l’intera comunità parrocchiale.
Il loro in effetti è un ruolo tutto speciale e originale, una vera e propria vocazione, perché ciascuno nella Chiesa e nella vita è chiamato a qualcosa di bello e di grande. Durante le celebrazioni la loro presenza fa sì che la liturgia sia più solenne, e l’assemblea possa parteciparvi meglio. Sono un prezioso aiuto ai sacerdoti con i quali collaborano nella celebrazione dei Santi Misteri.
Quest'anno la nostra Parrocchia ha iniziato a svolgere un vero e proprio corso, articolato in alcune "lezioni" che hanno coinvolto una squadra formata da una decina di bambini e ragazzi. Alla fine dell'anno pastorale abbiamo chiesto al nostro seminarista di origine congolese, Robert, di parlarci un poco di questa vera e propria scuola per chierichetti che ha seguito con grande dedizione e attenzione fin dal suo avvio.
«Il percorso della Scuola chierichetti è iniziato nella nostra Parrocchia qualche mese fa, su iniziativa di don Mauro, che mi ha poi trasmesso il compito di occuparmi della formazione dei ragazzi. I nostri incontri si sono svolti al sabato pomeriggio, al termine della messa prefestiva, dalle 17,45 alle 18,30. I nostri giovanissimi ministranti hanno certamente preso molto sul serio questo percorso e hanno partecipato con entusiasmo ai numerosi appuntamenti organizzati, dimostrando una gran voglia di imparare il comportamento da assumere durante la messa, il "vocabolario" da usare e i tanti trucchi del servizio all'altare», ci confida volentieri Robert, interrogato a questo riguardo.
Prosegue ancora il nostro Robert, tracciando una sorta di bilancio su questa "prima edizione" di questa scuola così speciale: «A mio parere questo corso ha rappresentato sia per me che per i ragazzi un'esperienza bellissima, che ha certamente arricchito entrambe le parti. Dalla parte dei ragazzi, l'esperienza è stata bella, perché, a parte imparare alcune cose nuove, hanno avuto anche il tempo di divertirsi giocando al calciobalilla in Oratorio, al termine delle "lezioni". Da parte mia, invece, è stato davvero bello vedere la passione con cui i ragazzi hanno assunto e portato avanti questo impegno e constatare come siano stati attenti e disponibili ad ascoltare quando parlavo loro».
«Fin da subito si è creato un bel rapporto di amicizia e di collaborazione tra di noi. Così abbiamo iniziato il nostro percorso a novembre e l'abbiamo concluso a maggio, sperando di poter replicare questa bella esperienza anche l'anno prossimo con un numero ancora maggiore di bambini e bambine da far crescere in questo rapporto di amicizia così speciale con Gesù», ci racconta Robert che, secondo noi, può andare giustamente fiero dei risultati raggiunti. Un bell'applauso, dunque, a Robert e a tutti questi piccoli lavoratori nella vigna del Signore!
Luca T.