Solennità del Sacro Cuore: l’invito di Gesù a rimanere nel suo Amore
di Redazione Sito ·
Solennità del Sacro Cuore: l'invito di Gesù a rimanere nel suo Amore
La solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù quest’anno cade il 16 giugno, cioè il venerdì dopo la seconda domenica di Pentecoste. Già nell’Antico Testamento si parla ventisei volte del Cuore di Dio, dal quale muove la sua volontà. Nel capitolo XI del libro del profeta Osea, così il Signore si rivolge ad Israele: «Quando Israele era fanciullo, l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio, tuttavia più li chiamavo è più si allontanavano da me...ma il mio cuore si commuove e il mio intimo preme di compassione».
La devozione al Sacro Cuore di Gesù nasce nel Medioevo, attraverso la mistica Matilde di Magdeburgo (seconda metà del XIII secolo). Poi nel 1899 papà Leone XIII con l’Enciclica Annum Sanctum del 25 maggio 1899, ha consacrato il genere umano al Cuore Divine di Gesù. Nel Sacro Cuore incontriamo la viva immagine dell’infinita carità di Cristo, che ci guida ad amarci reciprocamente per essere introdotti nella luce di Dio e nel suo Regno. Questo atto di consacrazione viene rinnovavano periodicamente dai papi successivi.
Dio non si arrende nemmeno dinanzi alla nostra infedeltà e ingratitudine, e con infinita misericordia invia nel mondo il Suo figlio unigenito, Gesù, che prende su di sé l’amore umano distrutto dal peccato e con la sua passione e morte e resurrezione restituisce dignità agli uomini resi schiavi dal male, «avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine» (Giovanni 13,1).
Il Cuore divino di Gesù chiama il nostro cuore e ci invita ad uscire da noi stessi, dalle nostre piccolezze, ad abbandonare la falsa sicurezza umana per affidarci a Lui e fidarci di Lui, soparattutto nei momenti bui della nostra vita...
Ricorda che tu sei nel Cuore Divino di Gesù, che sei molto amato, la sua tenerezza ti fa ritrovare i tuoi punti di riferimento, ti fa capire i tuoi confini, al di là dei quali non vi è protezione. La società liquida che oggi si decanta come una conquista dei diritti e della libertà non offre punti di riferimento, toglie ogni confine, non presenta nulla di chiaro, toglie tutti i limiti, ti deve far riflettere...
Ci ricorda un eroico pontefice, un grande santo dei nostri tempi, papa Giovanni Paolo II: «Dal Cuore di Cristo Crocifisso nasce la nuova umanità, redenta dal peccato, più che mai oggi l’uomo del XXI secolo ha bisogno del Cuore di Cristo, per conoscere Dio e conoscere sé stesso: ne ha bisogno per costruire la civiltà dell’Amore» (Giovanni Paolo II, insegnamento XVII).
Ora che la morte ha preso il sopravvento, è ancora più necessario far trionfare la vita, si deve dissolvere l’oscurità con la luce della Verità e della Parola. Per questo Gesù ci invita a rimanere nel suo Amore, sempre, e in particolari ai Sacerdoti, perché il Sacerdozio è l’Amore del Cuore di Gesù, perché è lui che spezza il pane, che rimette i peccati e guida i fedeli alla Sorgente stessa dell’Amore, il Sacro Cuore appunto.
Ogni giorno recitiamo la coroncina "Sacro Cuore di Gesù confido e spero in Te", seguito da un Padre, un’Ave e un Gloria: consacriamo la nostra persona a Lui, troveremo perdono e salvezza...
Giuseppina G.