Edith Stein: il martirio contemplando il mistero della Croce
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Edith Stein: il martirio contemplando il mistero della Croce
Oggi la Chiesa celebra la festa liturgica di una delle più grandi sante del XX secolo e di tutta la sua bimillenaria storia, Santa Teresa Benedetta della Croce (al secolo Edith Stein), la cui testimonianza di fede, amore e carità rifulge nel deserto spirituale, morale e sociale del nostro tempo. Ebrea per nascita, ma cristiana per scelta, filosofa atea ma poi immacolata sposa di Cristo, Edith Stein, dopo un lungo cammino di ricerca e di approfondimento dei vari aspetti della filosofia e della conoscenza umana, riesce a portare ai più alti livelli le istanze spirituali delle due religioni ebraica e cristiana, per poi volare alto nei cieli della mistica e divenire così un esempio affascinante e trascinante per quanti, laici e credenti delle varie religioni, cercano la verità con amore tenace e coraggioso.
Dopo la sua conversione, con il battesimo, inizia per Edith quella che è una vita nuova in Cristo, che prosegue sotto il velo delle vergini consacrate del Carmelo, finché sotto un empio regime, nemico della dignità umana e di ogni valore cristiano, viene gettata in carcere e poi condotta nel campo di sterminio di Auschwitz, vicino a Cracovia, in Polonia, dove viene uccisa in una camera a gas nel caldo agosto 1942. Prima di morire, confidò ad un compagno di prigionia: "Non avrei mai immaginato che gli uomini potessero essere così… e che le mie sorelle e i miei fratelli ebrei dovessero soffrire tanto… Ora io prego per loro. Ascolterà Dio la mia preghiera? Certamente ascolterà il mio lamento". Papa Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata nel duomo di Colonia il 1° maggio 1987 e santa l'11 ottobre 1998, nella basilica di San Pietro a Roma, e poi l'ha anche dichiarata patrona d'Europa.
"Ave Crux, Spes Unica". È con lo sguardo costantemente alle braccia aperte di Cristo sulla Croce, unica speranza, che Edith Stein affronta il martirio per rinascere al Cielo. Riportiamo di seguito questo lungo brano, tratto da una raccolta antologica degli scriti della grande filosofa e teologa tedesca, che ci invita a meditare su cosa significa la Croce e cosa comporta nella vita del credente. I frutti prodotti dalla Croce si vedono nell'intimo degli uomini, perchè la Croce redime e salva. Ciò richiede che l'uomo di oggi, disponga il suo cuore alla sequela Christi per seguire con fedeltà ed entusiasmo Cristo nella Via Crucis della vita per le strade del mondo, fino al traguardo finale della Gerusalemme del cielo.
«Ti salutiamo, Croce santa, nostra unica speranza!» Così la Chiesa ci fa dire nel tempo di passione dedicato alla contemplazione delle amare sofferenze di Nostro Signore Gesù Cristo.
Il mondo è in fiamme: la lotta tra Cristo e anticristo si è accanita apertamente, perciò se ti decidi per Cristo può esserti chiesto anche il sacrificio della vita.
Contempla il Signore che pende davanti a te sul legno, perché è stato obbediente fino alla morte di Croce. Egli venne nel mondo non per fare la sua volontà, ma quella del Padre. Se vuoi essere la sposa del Crocifisso devi rinunciare totalmente alla tua volontà e non avere altra aspirazione che quella di adempiere la volontà di Dio.
Di fronte a te il Redentore pende dalla Croce spogliato e nudo, perché ha scelto la povertà. Chi vuole seguirlo deve rinunciare ad ogni possesso terreno. Stai davanti al Signore che pende dalla Croce con il cuore squarciato: Egli ha versato il sangue del suo Cuore per guadagnare il tuo cuore. Per poterlo seguire in santa castità, il tuo cuore dev'essere libero da ogni aspirazione terrena; Gesù Crocifisso dev'essere l'oggetto di ogni tua brama, di ogni tuo desiderio, di ogni tuo pensiero.
Il mondo è in fiamme: l'incendio potrebbe appiccarsi anche alla nostra casa, ma al di sopra di tutte le fiamme si erge la Croce che non può essere bruciata. La Croce è la via che dalla terra conduce al cielo. Chi l'abbraccia con fede, amore. speranza viene portato in alto, fino al seno della Trinità.
Il mondo è in fiamme: desideri spegnerle? Contempla la Croce: dal Cuore aperto sgorga il sangue del Redentore, sangue capace di spegnere anche le fiamme dell'inferno. Attraverso la fedele osservanza dei voti rendi il tuo cuore libero e aperto; allora si potranno riversare in esso i flutti dell'amore divino, sì da farlo traboccare e renderlo fecondo fino ai confini della terra.
Attraverso la potenza della Croce puoi essere presente su tutti i luoghi del dolore, dovunque ti porta la tua compassionevole carità, quella carità che attingi dal Cuore divino e che ti rende capace di spargere ovunque il suo preziosissimo sangue per lenire, salvare, redimere.
Gli occhi del Crocifisso ti fissano interrogandoti, interpellandoti. Vuoi stringere di nuovo con ogni serietà l'alleanza con Lui? Quale sarà la tua risposta? "Signore, dove andare? Tu solo hai parole di vita".
Ave Crux, spes unica!Dagli scritti spirituali di Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein, Vita, Dottrina, Testi inediti. Roma, pp. 127-130.)
a cura di Luca T.