Messa, pranzo e tombolata, così l’Oratorio festeggia la sua celeste Patrona
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Messa, pranzo e tombolata, così l'Oratorio festeggia la sua celeste Patrona
È un legame antico quello che unisce il nostro paese alla Beata Vergine, un legame che sembra non temere lo scorrere dei secoli ed è ben testimoniato dal fervore con cui gli abitanti di Pontenure già nel Seicento innalzavano le loro preghiere a Maria Santissima, venerata in quei tempi lontani quasi e forse persino di più del patrono "ufficiale", l’apostolo Pietro.
Tale legame di fede e devozione si è rinnovato anche quest’oggi, venerdì 8 dicembre, giorno di grande festa in cui la Chiesa universale ha celebrato la solennità dell’Immacolata Concezione, scelta senza indugio, nel lontano 1954, quale celeste protettrice del nostro Oratorio (che in quell'anno era, si può dire senza timore di essere smentiti, appena "nato"), edificato tra mille difficoltà grazie all'impegno e all'ingegno dell'indimenticato don Silvio Losini e alla generosità di tanti parrocchiani.
In tanti hanno perciò affollato questa mattina le navate della nostra chiesa parrocchiale per partecipare alla solenne celebrazione liturgica delle ore dieci e trenta. Assieme al soave profumo dell’incenso, con cui all'inizio della Santa Messa è stata onorata dal nostro parroco don Mauro Tramelli un’icona raffigurante la Madonna con Bambino, sono saliti al cielo anche i suggestivi e solenni canti mariani - intonati dai cantori del Coro "La Torre" - che hanno accompagnato e impreziosito i vari momenti della celebrazione, elevando - insieme all'omelia del celebrante - le anime di tutti i presenti alla comprensione dei celesti misteri di questa grande solennità posta dalla saggezza della Chiesa, quasi come uno scrigno colmo di grazie, nel cuore dell'Avvento, alle porte del Natale.
Attraverso la figura dell’Immacolata siamo chiamati a rivivere il grande mistero della Redenzione e a farlo tramite eventi dove la Grazia riesce a irrompere e a cambiare per sempre il corso della storia. L’annuncio dell’angelo, l’Incarnazione del Verbo, l’esultanza del Battista nel grembo materno, il ringraziamento solenne del Magnificat, il canto dell'inno angelico, la gioia dei pastori, la ricerca dei magi, la consolazione di Simeone e Anna, il battesimo al fiume Giordano... tutti questi piccoli ma grandiosi avvenimenti anticipano col loro afflato profetico i segni dei tempi nuovi preparati da Dio prima del tempo stesso.
Al termine della celebrazione eucaristica, anche se la pioggia ha impedito il tradizionale omaggio e la solenne triplice benedizione finale davanti alla statua dell’Immacolata che sovrasta il nostro Oratorio, in tanti si sono fermati in chiesa per ammirare il grande presepe in stile popolare realizzato anche quest’anno da un piccolo gruppo di appassionati cultori di questa così antica e al medesimo tempo cristiana tradizione.
Luca T.
Ma la giornata di festa non è certamente finita così... Da tempo, per tradizione, a Pontenure per onorare Maria Immacolata protettrice dell'Oratorio Omi a lei dedicato, l'Oratorio apre le sue porte al conviviale pranzo e alla tombola benefica che invitano la comunità a trascorrere un pomeriggio all'insegna della libera spensieratezza, del vivere in modo conviviale lo "stare insieme".
L'ambiente della sala al piano terra dell'Oratorio, che ha accolto i presenti, era ben allestito con i tavoli in un ordine sobrio ed invitante, con bianchi piatti ben disposti, pronti a far gustare i cibi che le mani volenterose dei cuochi (coniugi Vita e Rosario Lamparelli e della loro brava aiutante) avrebbero posto in essi. Mentre il tempo scorreva i sorrisi dei commensali non veniva appannato né da stanchezza né da noia, l'andirivieni dei bravi volontari, i seminaristi Gianni e Robert, che con solerte attenzione porgevano le pietanze, colmavano la sala di un calore che contrastava il freddo della temperatura esterna e la pioggia che dal cielo cadeva. All'arrivo della stupenda torta, come ad una festa di bambini, è rimbombato un gioioso applauso.
La festa non volgeva però al termine, perché proseguiva con una tombola natalizia con dei ricchi premi ben confezionati dalle signore Cinzia e Rosanna, qualcuno con gioia vinceva e prelevava il dono, altri pur non vincendo ammiravano l'evolversi del gioco. Erano presenti con aria competitiva bimbi, ragazzi e anche dei diversamente giovani dei quali con soddisfazione sorrideva un nonno di novantasei anni.
Come ogni incontro avvincente volgeva al termine, rispettando la tradizione della festa di Maria Immacolata, e ogni presente andava via lasciando il suo grazie per tutti coloro, che donando il loro volontario contributo, avevano fatto sì che il tutto fosse riuscito appieno: dalla celebrazione Eucaristica al pomeriggio di condivisione.
Anna Rita Ax