Lo storico Omusio Tinca, molto semplicisticamente, fa derivare il toponimo di questo luogo dal nobile romano. M. Attilius Muratilium.
Purtroppo, come per molti luoghi del piacentino, anche per Muradello non si hanno precisi riferimenti circa la sua origine. Il territorio di questa frazione, posta a tre chilometri da Pontenure verso la provinciale che collega Piacenza a Cortemaggiore, è lambito verso Nord dal torrente Nure.
A causa della costruzione della ferrovia, questa località per diversi anni è rimasta parzialmente isolata e sacrificata rispetto alle altre frazioni del Comune di Pontenure. Grazie alla realizzazione del nuovo cavalcavia, ora possiamo raggiungere Muradello senza alcuna difficoltà.
A due chilometri dalla frazione, sulla sponda destra del torrente Nure sperduta nella campagna, troviamo l’antichissima località di Albiano. Questo luogo, di probabile fondazione romana, avrebbe originariamente portato il nome di Albianus.
In Albiano, grazie al casuale franamento di un tratto della sponda del Nure (lungo circa 200 metri), venne alla luce una necropoli ascrivibile al periodo della decadenza romana oppure a quello longobardo. Qui affiorarono numerose tombe costruite con grossi tavelloni in cotto, queste erano coperte da embrici che formavano un tetto a capanna sul cui vertice erano poste le tegole. In uno di questi sepolcri di forma triangolare, vennero portati alla luce pochi avanzi di ossa e il frammento di una calotta cranica. Inoltre, nella zona, furono ritrovati diversi oggetti di uso comune, come: delle spade, dei pugnali, dei frammenti di un’anfora alta circa trenta centimetri ed infine dei grossi tavoloni spessi oltre dieci centimetri, tipici delle costruzioni piacentine della decadenza romana.