Pasqua di Resurrezione: un invito a risorgere a vita nuova
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
di Elletì – 02 Aprile 2024
Domenica 31 marzo, dopo la solenne veglia nella notte santa del sabato, anche nella nostra chiesa parrocchiale è risuonato, nelle varie celebrazioni eucaristiche che vi si sono svolte, l’annuncio pasquale: Cristo è davvero risorto! Egli, il Signore dei vivi e dei morti, ha sconfitto la morte e ci ha aperto il passaggio alla vita eterna. Questa è dunque la Pasqua: l’annuncio della risurrezione, della vittoria definitiva sulla morte, della vita che non sarà più distrutta.
È questo il messaggio trasmesso dall’angelo alle donne e da queste agli apostoli e da costoro alla Chiesa nascente, fino a giungere di generazione in generazione a noi che abitiamo questo tempo. Non si tratta di un’opinione, una credenza, una favola, una leggenda, ma di una realtà viva e vera, di un annuncio concreto, di una testimonianza che non smette – attraverso la Chiesa – di risuonare lungo i secoli ovunque si trovino i credenti in Cristo per ricordare loro le stesse parole dell’angelo: è risorto, non è qui!
Ma non è soltanto la resurrezione del Signore crocifisso, morto, sepolto e risorto quella che abbiamo celebrato dopo i giorni della Passione. Anche noi, battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, siamo membra vive del Signore risorto e con lui, per lui e in lui siamo chiamati a nostra volta a risorgere a vita nuova, purificata dall’acqua del battesimo dal fermento del peccato.
Victimae paschali laudes, queste le parole latine della Sequenza – cantata dal nostro caro seminarista Robert – che hanno dato l’annuncio della Pasqua. È questo il canto di trionfo della Chiesa, nella domenica di Resurrezione e per tutta la settimana successiva, la cosiddetta ottava, durante la quale, come se si trattasse di unica grande domenica, la Comunità dei credenti in Cristo continua a celebrare la vittoria dell’Agnello senza macchia sul peccato e sulla morte.
Anche la triplice benedizione solenne impartita al termine delle celebrazioni non è altro che l’invito a testimoniare con la nostra vita, davanti al mondo, la nostra fede nel Signore risorto, perché tutti coloro che vengono a contatto con noi ottengano a loro volta la salvezza. Perché, in fondo, questa nostra risurrezione ci sprona, ancora una volta, a fare una scelta, a scegliere Cristo.
Risuona per noi lo stesso invito che un giorno fu rivolto da Dio ad Abramo: «Esci…!». Usciamo dunque dalle tante schiavitù che come un laccio ci impediscono di volare, usciamo dalla nostra eterna voglia di controllo per affidarci alla Provvidenza, usciamo dalla nostra sete di dominio per fare della nostra vita un servizio d’amore, usciamo dalle nostro sicurezze per non ignorare i drammi e le tragedie che ci circondano e che spesso preferiamo ignorare, usciamo dagli agi e dalle ricchezze per condividere la nostra gioia col prossimo, usciamo dalle nostre opinioni per condividere senza riserve la fede che la Chiesa ci chiama a professore, ma soprattutto usciamo dal peccato che ci avvelena il cuore e imbruttisce l’anima.
Soltanto se usciremo da tutto ciò, restando fedeli alla dottrina e alla buona novella del Vangelo, saremo davvero testimoni di pace, annunziatori di gioia e seminatori della speranza che ci rende felici. Soltanto allora saremo davvero rinati a nuova, risorti a nostra volta: allora anche noi grideremo con la nostra vita che Cristo è vivo e che è Lui il Signore risorto. Soltanto allora potremo cantare davvero a pieni voce l’Alleluia pasquale.
Di seguito una galleria con le foto più belle della solenne celebrazione eucaristica delle ore undici di domenica 31 marzo, Pasqua di Resurrezione del Signore.