Domenica 17 Gennaio, la benedizione del sale e degli animali domestici
di Redazione Sito · Pubblicato · Aggiornato
Domenica 17 Gennaio, la benedizione del sale e degli animali domestici
I temi della chiamata e dell'incontro risultano centrali nelle letture che la liturgia ci ha proposto in questa seconda domenica del Tempo ordinario. Il Signore infatti ogni giorno ci chiama ad ascoltare la sua parola, per seguirla e metterla in pratica nella quotidianità, scoprendo così la nostra vocazione, ossia il progetto di vita che Dio ha su ciascuno di noi, come ha fatto il giovane Samuele, che per tre volte risponde «Eccomi!», come ha fatto l'apostolo Andrea, che corre ad annunciare al fratello Pietro di aver trovato il Messia.
Il brano dell'evangelista Giovanni (1, 41.17b), in particolare, presenta il sapore dei fatti vissuti e ben impressi nella memoria, perché hanno radicalmente cambiato e rinnovato la vita di coloro che li hanno vissuti. Dando fiducia a Giovanni il Battista, i primi discepoli seguono fiduciosi colui che il Precursore aveva indicato come l’«Agnello di Dio». Il loro primo incontro personale con Cristo prende l’avvio da una domanda. Gesù prontamente risponde loro: «Venite e vedrete», e così la chiamata si trasforma subito in un affidamento dei discepoli al mistero. L’esperienza del condividere convince i discepoli che Gesù è il Messia atteso; il trovare Gesù - o meglio, l’essere trovati da Lui - non solo muta l’esistenza, ma rende annunciatori della salvezza.
Il 17 gennaio coincide però anche con una sentita ricorrenza, la memoria di Sant'Antonio abate, il grande santo considerato padre del monachesimo e protettore degli animali. Anche se dal punto di vista liturgico la domenica prevale sempre sulle memorie dei santi (ad eccezione del patrono), al termine delle celebrazioni eucaristiche il nostro parroco don Mauro Tramelli e don Josuè Brito da Silva hanno comunque benedetto il sale e gli animali domestici in questo giorno di festa, in cui si intrecciano riti e tradizioni della cultura contadina, ben radicate e vive ancora oggi.
È una pratica antica, quella della benedizione degli animali, che risale ai tempi neppure troppo lontani in cui gli animali non erano solo "da compagnia" ma bensì fonte di sopravvivenza, fondamentale patrimonio della famiglia, sia per il lavoro che per l'alimentazione. Lo stesso si può dire per la benedizione del sale che, aggiunto alla normale alimentazione, ha il compito di tener le malattie lontane dai greggi e dalle stalle e di giovare alla salute degli uomini.
Di seguito qualche foto delle celebrazioni eucaristiche di quest'oggi, allietate peraltro anche dalla simpatica e vivace presenza di qualche animale da compagnia.